Riunione del 20.05.2009
Data di pubblicazione: 27/05/2009
Presenti: Pasquale, Pino, Angelo, Massimo, Luciano, Rosy, Mario, Giannino, Antonio, Giusy e Franz.

La riunione inizia alle ore 20, 30 con la preghiera comunitaria.
Dati alcuni avvisi organizzativi per le attività future:
  • Festa di Primavera, incontro regionale. 14 giugno Reggia di Caserta. Completamento dell’Anno Paolino e Ambiente nuovi stili di vita;
  • Partecipazione a Loreto “convegno sulla comunicazione";
  • Partecipazione al Sinodo ad Alghero fine ottobre.


  • Inizio verifica dell’uscita a diga dell’Alento – Cicerale.
    Pasquale
    – Errore nel non visionare in anticipo il luogo in modo da scegliere lo spazio adatto per la nostra discussione. Abbiamo perso del tempo per la ricerca del posto e per trasferirci dal luogo scelto, che nel frattempo era diventato molto affollato, in un nuovo spazio per continuare la discussione interrotta. Questa perdita di tempo non ha fatto completare quanto programmato.
    Giannino
    – Tutto quello che è successo è stato positivo. Positivo anche perché Rosetta, la moglie, ha iniziato ad interessarsi di ciò che facciamo nel movimento. L’unico punto negativo è la mancanza di conoscenza dei canti.
    Don Peppino
    – Ha gradito la capacità di adattarsi all’assemblea da parte nostra. Accoglienza ottima della famiglia di Angelo. Non ha dimenticato le ottime lagane e ceci.
    Angelo
    – Le uscite sono importanti per discutere gli argomenti, si è meno condizioni dal vissuto quotidiano e ci si propone con meno condizionamenti esterni. Propone di organizzare più spesso le uscite.
    Giusy
    – L’esperienza è stata positiva e personalmente si è aperta di più.
    Mario
    – E’ stata un’esperienza scout che non viveva da molto tempo. Ha vissuto l’attività nello spirito evangelico. Propone per la prossima uscita Monte S. Giacomo (Teggiano).
    Pino
    – La giornata non è andata bene ma benissima! Non è necessario verificare a priore il luogo, anche i contrattempi avuti hanno contribuito a creare l’ambiente fantastico. La Comunità è cresciuta, si è vista nel modo pacato e costruttivo di come ha gestito la discussione, tenendola su un piano politico di ricerca delle soluzioni e senza essere influenzata da fattori partitici ed ideologici. Ottimo il programma d’integrazione dei migranti che si vuole attuare nel comune di Cicerale. Augura la buona riuscita dell’iniziativa nel rispetto della dignità umana.
    Angelo su sollecitazione di Antonio rispiega l’attività programmata a Cicerale denominata “Accoglienza ed integrazione”.
    Pino continua la sua verifica. La nostra comunità sembra aver fatto sua la teoria del “castello di carta” e che sia diventata più elastica nel porsi agli altri. Questa elasticità può essere adattata anche al pensiero. La comunità ha acquisito la consapevolezza di comunità d’ascolto. E’ piaciuto anche la capacità di condivisione e di integrazione nella gestione della SS. Messa con la popolazione locale.
    Franz
    – Giuste e condivide le osservazioni fatte da chi l’ha preceduto.


    E’ proposto il giorno 30/08 per l’uscita di programmazione dell’attività 2009/2010, luogo da definire.

    Si legge l’articolo di Ludovica Malaguti (Comunità Roma 2) con il titolo “Quale paese lasciamo ai nostri figli”.

    “ C’è un tempo per tacere e un tempo per parlare” (Qoèlet, 3, 7).

    Luciano
    – Bisogna riconoscere la dignità umana. I media falsano la realtà ed influenzano il pensiero del popolo.
    Giannino
    – Coscienza degli uomini. La paura ci fa rifiutare ciò che diverso da noi. La politica, gli amministratori devono educare con l’esempio il popolo al rispetto dell’uomo.
    Pino
    – L’artico va letto con una visuale più ampia. Gli Italiani migravano qualche decenni fa, non solo oltre i confini della nazione ma anche nelle zone ricche del Nord Italia ed hanno vissuto le stesse situazioni che vivono gli immigrati oggi. Le culture di chi entra nel nostro paese sono diverse ed il diverso non è sempre accettato. Bisogna regolamentare gli ingressi a secondo le professionalità, le necessità e le garanzie di onestà.
    Don Peppino
    – Conclusione o riflessione. Bisogna sapere ascoltare la di Dio che scavalca qualsiasi divisione. Cristo si è messo al servizio dell’umanità. Il cristiano deve essere attendo a correggere le storture della società sull’esempio di Gesù Cristo.
    Angelo
    – Speravamo e speriamo. Dipende anche da noi l’esistenza delle varianze. Gli Organi, anche quelli cristiani devono imporsi facendo sentire con forza la loro voce in difesa dei più deboli. La Chiesa, nelle sue massime cariche, deve impegnarsi fortemente sugli argomenti sociali poiché siamo tutti fratelli in Cristo.
    Massimo ed Antonio
    hanno espresso delle perplessità circa il risultato dell’impegno singolo se la politica non accompagna con fatti concreti la soluzione dei problemi.
    Pasquale
    – Pone la domanda “io cosa faccio per lasciare il mondo un po’ migliore di quello che ho trovato”. Bisogna fare il primo passo anche se piccolo. Il razzismo esiste nella nostra società anche tra ceti diversi. Dobbiamo trovare la forza di cambiare il nostro modo di avvicinarci al prossimo: ” io con te, in io per te”.
    Franz
    – Il nostro operare è una piccola goccia ma tante piccole gocce formano una pozzanghera e tante pozzanghere formano un lago e così via. La nostra storia ci racconta di emigranti che hanno vissuto sia in paesi stranieri e sia in regioni del Nord Italia lo stesso tenore di vita che vivono oggi gli immigrati. Questo nostro passato è, forse, volutamente dimenticato o tenuto lontano dai nostri ricordi facendo sì che viene a scadere l’accoglienza e l’integrazione. Ad aiutare questo stato di cose si mettono anche i mass media che continuamente sbattono solo il mostro migrante in prima pagina o in posizione dominante. Dobbiamo fare ed andare incontro al migrante per migliorare il loro stile di vita.
    Si chiude la riunione con la preghiera e si da appuntamento alla prossima.