Fare strada nella città - La scelta del servizio.
Data di pubblicazione: 17/07/2008
La riunione è iniziata alle ore 21,15 per l’assenza dei soci.

I relatori hanno distribuito un foglio con le preghiere di apertura e chiusura, che sono integralmente riportate nella relazione.

PREGHIERA PER RADUNI SCOUTS.

(Giovanni Di F. premette che un raduno può essere composto anche da due persone che si incontrano a scambiarsi le esperienze).

Padre di noi tutti,
ci riuniamo oggi qui al tuo cospetto, diversi nell’età e nella provenienza, ma uniti nella fratellanza sotto la tua divina paternità.

Veniamo dinanzi a te, col cuore riconoscente e lieto per i molti doni che ci hai elargito e grati che il nostro Movimento si sia sviluppato in qualche cosa di accettabile ai tuoi occhi. Per contraccambiarti deponiamo sul tuo altare, come umile offerta di ringraziamento ogni sacrificio che riusciamo a fare di noi stessi per il servizio del prossimo.

Chiediamo che durante il nostro incontro comunitario, qui, noi possiamo insieme, sotto la tua divina ispirazione, acquistare una mentalità più ampia e una visione più chiara delle prospettive che si aprono dinanzi e delle occasioni che ci vengono date, e che tal modo possiamo continuare con rinsaldata fede, a portare avanti la nostra missione consistente nell’elevare gli ideali e le capacità dell’uomo e nel contribuire, mediante una più intima reciproca comprensione, a realizzare il tuo regno di felicità, di pace e di buona volontà sulla terra.

Ascoltaci, o Padre. Amen.
(B.P.)

Giovanni Di F. invita i partecipanti a dire una parola legata al titolo dell’argomento, queste saranno scritte sulla lavagna ed ognuno successivamente dovrà spiegare il legame che ha colto con il titolo.
Le parole scritte sono:
Missione, osservare, impegno, comprensione, amore, disponibilità, solidarietà, sociale, preghiera, scelta, educazione permanente, contribuire, gioco, rispetto insieme, giovani e Cristo.

Peppe – Il servizio implica scelta. La scelta è esigenza di ognuno. E’ necessario avere dei punti di riferimento ed appropriarci dei valori. L’E.P. è importante visto i velocissimi cambiamenti, che avvengono al giorno d’oggi, dei punti cardini di riferimento. La comunità che sceglie il servizio sceglie, di conseguenza, l’E.P. nei valori. Dobbiamo fare le cose in cui crediamo e ne siamo convinti, ma non solo perché sono trend. Dobbiamo capire chi siamo, dove andiamo e cosa vogliamo fare.
Pasquale – Se non ci amiamo non possiamo amare gli altri. L’E.P. prevede una scelta di vita ed educarsi ad essa. Sono importanti gli ideali, i valori.
Peppe – E.P. necessità un metodo e noi siamo fortunati poiché abbiamo già il metodo in quanto, quasi tutti, abbiamo vissuto lo scautismo e quindi abbiamo i riferimenti del metodo scout. Cosa dobbiamo fare per non perdere la strada? L’esperienza personale è sinergica al metodo scout non lo sostituisce, anzi lo rinforza.
Carlo – Sono colpito da ciò che racchiude la parola “osservare” che necessità l’impegno “interiore” di guardarsi attorno e cogliere le più piccole sfumature di ogni cosa che ci circonda. Per fare ciò bisogna vedere oltre il proprio io: ciò ci apre il cuore agli altri e facilità il donarsi agli altri.
Giovanni Di F. – Sociale, abbiamo creduto da piccoli all’impegno nella buona azione, ma adesso mi chiedo come si può vivere da adulti scout l’insegnamento dello scautismo e come possiamo essere da esempio ai giovani d’oggi. Il MASCI è un gruppo di persone che hanno scelto di servire il prossimo.
Pino – Solidarietà e disponibilità sono termini abusati e che alla fine restano, per la maggior parte, parole scritte sui documenti programmatici o peggio strumentalizzati per apparire. Tutte le azioni fatte dagli uomini, anche se con fini filantropici, sono per soddisfare le proprie esigenze e per ricevere il premio finale: il regno dei cieli. Spesso seguiamo, senza volerlo, gli enunciati della Promessa e della Legge Scout. Per fare del “bene” bisogna stare “bene”, altrimenti non riusciamo con le nostre difficoltà a dedicarci agli altri con felicità. Essere preparati per meglio aiutare gli altri.
Giovanni Di F. – Cristo è Dio che si è sacrificato per noi e se non crediamo in Lui siamo dei morti viventi che non hanno futuro. Giovani sono il futuro dei nostri ideali. Oggi è difficile che i giovani si sacrifichino per gli altri, così come è difficile che facciano comunità. Bisogna trovare nuovi modi per attirarli e tenerli nelle nostre associazioni che hanno dei valori che chiedono anche sacrifici personali per conquistare le mete prefissate.
Luciano – Porta ad esempio Papa Giovanni Di F. Paolo II come persona che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri fino all’ultimo respiro.
A questo punto si è aperta una discussione sulla vita del Papa santo ed il magister ha dovuto richiamare il rientro nel tema del giorno.
Peppe – E.P. è la nostra vita di scelta educativa ed a vivere i cambiamenti secondo i propri valori e principi. Fare delle scelte!
Giovanni Di F. – Vivere la comunità ci carica per le attività di servizio.
Peppe – Legge un paragrafo sull’A.S. tratto da “Riflessione sullo scautismo degli Adulti” di Riccardo della Rocca, pag 4, il servizio è la scelta fondamentale dello scautismo.
Pino – Riallacciandosi ad un passo precedentemente toccato chiarisce: Come Cristiani se non entriamo nel Paradiso abbiamo fallito la nostra missione di cristiani perché non abbiamo servito. Inoltre, le azioni che facciamo sono principalmente per nostro tornaconto in quanto ci devono spianare la strada verso l’ingresso in Paradiso.
Giovanni Di F. – Tutte le azioni si fanno prima per il bene di se stesso.
Peppe – E’ importante l’empatia. Vivere la comunità per crescita personale. Se si cresce fai in automatico il servizio senza accorgertene.
Maria – Vedere una persona che ha un comportamento diverso può fare pensare chi sta attorno. In particolare se la persona ha cambiato il suo modo di essere improvvisamente fa porre degli interrogativi a chi gli sta a fianco sui motivi e sul perché del cambiamento.
Peppe – Il cambiamento è un fatto positivo anche per chi sta attorno.
Giovanni Di F. – I giovani sono la componente più debole della nostra società per la perdita di riferimenti e valori. Il servizio deve essere indirizzato verso i giovani con nuove proposte. I giovani possono essere una grossa forza del futuro se riusciamo a recuperarli e questi si credono autonomi nel compiere le loro scelte con conseguenza difficoltà di gestione a meno che non si trova un metodo adatto.
Giovanni G. – Per recuperare terreno verso i giovani chiediamo aiuto alla scuola per scoprire le loro reali esigenze ed intervenire in tali direzioni.
Pino – Il metodo scout è un metodo di scelta in autonomia “strutturata” ed indirizzata.
Peppe – L’autonomia senza scelta è disorganizzazione!
Franz – Attenzione fino adesso abbiamo toccato diversi punti condivisi e condivisibili ma non abbiamo centrato l’argomento del giorno: MASCI = Comunità di servizio.
Carlo – Effettivamente pensavo che questa sera avremmo parlato di organizzazione del servizio. In questo modo corriamo il rischio di teorizzato tutto ma di non realizzare la parte pratica o rimandarne la realizzazione.
Franz – Stiamo tentando di avere un’incontro con don Ezio, che ha in mano diverse attività di volontariato, per capire le esigenze delle zone operative sia in numero di uomini e sia in tempo da dedicare. Fino adesso abbiamo fatto almeno tre tentativi ma ogni volta è stata rimandato l’incontro per indisponibilità da troppi impegni di don Ezio. Bisogna aspettare l’inizio di settembre, che pure arriverà! Nel frattempo bisogna cercare altre associazioni, anche in alternativa a quelle parrocchiali, che nel loro statuto prevedono interventi nel sociale come ad esempio il Rotary o Lions.
Pino – Ogni tanto il nostro magister si diverta a lanciare delle provocazioni. Non ci cadete! Di comunità abbiamo già parlato in una riunione già fatta, già l’abbiamo definita e questa sera abbiamo parlato oltre di servizio anche di comunità. Le parole scritte sono intrecciate tra loro con le parole comunità e servizio.
Pasquale – Impegno a fare!
Bisogna interrompere la riunione e rimandare la prosecuzione a giovedì prossimo, 24/07 ore 20,30, per il tardo orario fatto, 23,30.

PREGHIERA SUL SERVIZIO.
Se dovessi scegliere una reliquia della Tua passione prenderei proprio quel catino di acqua sporca. Girerei il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio e curvarmi giù in basso non alzando mai la testa oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego mai, in silenzio. Finché tutti abbiano capito nel mio, il Tuo amore.

(Madeleine Delbrel)


Il magister Franz


Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai in compagnia.