La Loggia degli Alburni
Data di pubblicazione: 13/07/2008
“La famiglia è comunità di servizio”
Alle ore 12,20 sono iniziati i lavori. Franz legge le definizioni riportate sul dizionario di famiglia, comunità e servizio e poi parla di come è rappresentata la Sacra Famiglia nel vangelo, dai focolarini che la descrivono così “In quelle ore, Maria compiva tutti i suoi doveri di padrona di un’ umile casa. Preparava i pasti che Giuseppe e Gesù dovevano trovare pronti dopo il lavoro, attendeva all’ordine e al disbrigo delle faccende e, se nel dubbio - secondo l’usanza di quel tempo – provvedeva essa stessa in gran parte ai vestiti suoi e della loro famiglia, oppure faceva per altri qualche lavoro il cui compenso sarebbe servito ad aumentare il benessere di tutti. Così, con la sua vita oscura ed attiva nella bottega di Giuseppe, Gesù ha elevato e nobilitato il lavoro manuale che è la sorte della maggior parte degli uomini.”. Nel brano dell’apostolo san Paolo troviamo l’enumerazione delle virtù familiari che debbono adornare il focolare cristiano: la dolcezza, l’umiltà e la pazienza, con le quali le anime sono rafforzate contro l’urto dei difetti, le divergenze di temperamento e di carattere; la mutua benevolenza la quale fa sì che ciascuno cerchi di alleggerire il fardello degli altri, non conosce le disgrazie e le infermità se non per addolcire l’amarezza; la misericordia indulgenza che perdona gli inevitabili screzi e dispone i cuori offesi al perdono, sull’esempio del Signore che tutto ha perdonato. Tutte queste disposizioni morali hanno come radice la carità della quale appaiono come irradiamento: per essa le relazioni domestiche sono perfezionate, soprannaturalizzate, e si effondono nell’affetto profondo, nel rispetto, nei riguardi, nella sottomissione e nell’obbedienza. Si è sviluppata un’animata discussione sulla famiglia andando anche fuori tema e più volte Franz ha dovuto richiamare l’attenzione sul tema principale: La famiglia è comunità di servizio? Alle ore 13,20 si interrompe la discussione per il pranzo, nel frattempo ci hanno raggiunto Ciro, Grace, Gerardo, Monica, Claudio e consorte. I lavori sono ripresi alle ore 16,00 Si è continuata l’animata discussione sulla famiglia e perdendo, qualche volta, di vista il tema dell’incontro. Alla fine con l’intervento di Pasquale si concorda che la famiglia è una comunità di servizio sia all’interno: l’incontro di due persone che donano amore e ricevono amore, e si è voluto specificare, visto i tempi che corrono, di sesso diverso. Sia all’esterno, intervento di Grace: La famiglia nell’educare i figli con sani principi e rispettosi del prossimo fa un servizio alla società esterna. Riportando in memoria un concetto già espresso in una precedente riunione dove si affermava che la famiglia è una cellula della società e se questa cellula è sana sarà sana anche la società o parte di essa, mentre se è ammalata potrà fare ammalare anche il resto della società. Nel concludere l’incontro si è ribadito che la famiglia è comunità di servizio per il lavoro educativo e relazionale che si ha all’interno di essa; per l’assistenza che può dare agli ammalati; per l’affiancamento che le coppie mature e sperimentate possono fare verso i fidanzati e le coppie giovani; per la cura verso i bambini abbandonati, così come hanno già fatto Rosy e Luciano; per il servizio che può svolgere presso enti di assistenza dei più sfortunati.
La Pace verrà Quasi a fine discussione, in uno di quei momenti di deviazione dal tema principale, sono stati toccati degli argomenti non coerenti con la nostra appartenenza alla chiesa Cattolica, la C presente nella sigla del MASCI, e riportati nel libro poi divenuto film “Codice da Vinci” che è stato, proprio nelle parti toccate, smentito da diverse fonti religiose e non. Questo è meno importante rispetto al fatto che noi condividiamo e ci riconosciamo nel Sacra Chiesa Romana Cattolica e Cristiana. La precisazione e stata doverosa farla in quanto garante della nostra condivisione ed accettazione del Patto Associativo MASCI. Il Magister Franz |